Chiunque abbia approfondito l’argomento, è consapevole che il tesseramento ad una Federazione Sportiva (tramite Associazione o Società) non prevede una copertura assicurativa adeguata con  standard minimi accettabili. E non perché le polizze siano fatte male, ma piuttosto tenuto conto delle garanzie (a volte troppo) compresse in un premio minimo quasi impercettibile.

Difatti, una pratica di tesseramento può costare dagli € 5,00 agli € 50,00 circa pro capite.

All’interno sono inclusi tutti i costi dell’organizzazione ivi compresi segreteria, amministrazione, ecc… e poi soltanto una piccola fetta è destinata alla polizza assicurativa.

Pertanto, si può mai pensare che con pochi € … l’Atleta sia assicurato come un buon padre di famiglia farebbe?? Noi riteniamo: assolutamente no.

Probabilmente gli enti sportivi, o di promozione sportiva, includono talvolta l’assicurazione solo e soltanto perché previsto dalla normativa. Senza porre la giusta attenzione su ciò che veramente occorre agli affiliati per una copertura congrua e senza sorprese.

Non solo infortuni, i problemi possono derivare anche da danni arrecati accidentalmente verso terzi. Ma occorre rilevare che i tesserati tra loro non possono essere considerati tali ergo nella maggior parte degli eventi non si arriva alla liquidazione per rimborsare il danneggiato, tenuto conto di questa esclusione. Che, invece, con una copertura più completa sarebbe possibile integrare.

Il richiamo maggiore è rivolto a tutti i Presidenti di ASD e SSD (e Consigli Direttivi collegati), spesso ignari dell’importanza delle polizze e di tutti i dettagli che le differenziano, a non trascurare l’argomento in quanto, come ben sanno, ogni responsabilità ricade sempre e comunque sulle loro “teste” nonostante i loro grandi sforzi non vengano spesso considerati abbastanza, e la buona fede non è mai una valida giustificazione da rivendicare in sede stragiudiziale o giudiziale.

Chi non dà tutto, non dà niente. (Helenio Herrera)